Residence degli Ulivi di Falerna: da centro di accoglienza a comunità autogestita
Scritto da Expalestra in Comunicati il 28/03/2013
Arriviamo nell’ex Cara domenica pomeriggio e, per prima cosa, avvertiamo l’abbandono e la solitudine di questo posto, situato in una zona poco abitata della frazione marina del Comune di Falerna.
Anche qui, come per la maggior parte di questi centri, si è scelta una struttura fuori mano e abbastanza lontana dal centro abitato, ulteriore dimostrazione che l’accoglienza e l’integrazione restano paroloni da sfoderare solo in convegni e quando si tratta di incassare soldi.
Si, perché l’emergenza Nord Africa è servita solo a fare spendere milioni di euro facendo arricchire per un paio d’anni i professionisti dell’accoglienza e qualche albergatore fallito e lasciando migliaia di persone in balia del proprio destino con un permesso di un anno e un bonus di 500 euro che, per chi è riuscito ad averlo, è servito a malapena a coprire le spese di viaggio verso destinazioni più fortunate.
E così nell’ex Cara di Falerna, nella quasi totale indifferenza, sono rimaste 35 persone, senza bonus, senza cibo e senza alcun servizio fondamentale, che provano a resistere alla fame, alla solitudine e all’indifferenza.
Alcuni migranti la mattina escono presto per andare a racimolare, con lavoretti di fortuna, qualche euro che possa servire a comprare del cibo. Nella struttura un appartamento è stato adibito a dispensa e cucina dove, con poche e per giunta piccole pentole, si cucina per tutti e si divide. Non c’è gas, ma i migranti si sono attrezzati con una bombola che gli è stata donata.
A breve dovrebbe essere tagliata anche l’energia elettrica in quanto la cooperativa che prima gestiva il centro ha chiesto la rescissione del contratto.
Ci domandiamo, quindi, che fine abbiano fatto tutte le cooperative che si sono occupate di migranti, le associazioni, laiche e cattoliche, che professano la solidarietà e l’accoglienza.
Ci chiediamo, inoltre, quali provvedimenti intendono adottare autorità ed amministrazioni locali per risolvere questa situazione di assoluta emergenza.
In attesa di una soluzione duratura e quindi di maggiori garanzie abitative per i migranti, invitiamo l’Amministrazione Comunale di Falerna, e con essa chi di competenza, ad attivarsi per garantirgli almeno i servizi fondamentali quali il ripristino del gas ed il rinnovo del contratto dell’energia elettrica.
Noi, dal canto nostro, continueremo a vigilare su questa situazione portando aiuto e vicinanza ai migranti anche attraverso la raccolta di alimenti a lunga conservazione e per questo invitiamo ancora i tutti a sostenere questa importante iniziativa.
L.S.O.A. Ex Palestra
Continua la raccolta di alimenti per i migranti dell’ex Cara di Falerna
Scritto da Expalestra in Iniziative il 24/03/2013
Oggi, con la consegna degli alimenti ai migranti dell’ex Cara di Falerna, si è concluso il primo ciclo di raccolta. Siamo riusciti, in soli tre giorni, a raccogliere cibo sufficiente almeno per una settimana e di questo vogliamo ringraziare tutti coloro che hanno avuto la sensibilità di rispondere al nostro appello.
Vi chiediamo però di darci ancora una mano. Nel centro vivono anche dei bambini, uno in particolare ha appena un anno e necessita di latte crescita per la prima infanzia, omogenizzati (preferibilmente non di pesce e non di maiale) e pannolini.
In questo momento, per far fronte all’emergenza, uno degli appartamenti del centro è stato adibito a cucina, i migranti a turno preparano e suddividono i pasti. Per riuscire a preparare per tutti però servono delle pentole, possibilmente molto grandi.
Raccogliamo inoltre alimenti a lunga conservazione, in particolare riso, cous cous, legumi e mais in scatola, scatolame vario, latte, zucchero, ect.
La raccolta avverrà:
Lunedì 25, martedì 26, mercoledì 27, dalle 10.30 alle 12.30 e giovedì 28 dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 18:00 alle 20:00 presso la Ruga (da Cecè) in Piazza San Giovanni. Per info contattare 368-440526.
Protesta dei migranti del Cara di Falerna
Scritto da Expalestra in Comunicati, Iniziative il 20/03/2013
Ennesima protesta dei migranti davanti al Commissariato di Polizia. A presidiare la struttura questa volta sono stati circa una ventina di migranti dell’ormai ex centro di accoglienza di Falerna.
Con la fine dell’emergenza Nord Africa, infatti, le cooperative che gestivano i centri hanno cessato le proprie funzioni e i migranti, dopo aver ottenuto un permesso di un anno e un bonus di 500 euro, hanno lasciato le strutture.
Non tutti però sono riusciti a fare la richiesta entro il termine previsto e così, a distanza di due settimane dalla chiusura dei centri (ricordiamo tra Lamezia e hinterland erano ben 3), un gruppo di migranti continua a vivere nella struttura che ha ospitato il centro a Falerna, senza aver ricevuto il bonus e senza l’assistenza che fino a poco tempo fa era prevista.
L’emergenza, servita solo a far arricchire le associazioni del settore e i gestori di strutture turistiche ormai fallite, ha avuto conseguenze ben più gravi, lasciando migliaia di persone in balia del proprio destino con un permesso di un anno e un bonus di 500 euro che, nella maggior parte dei casi, è servito solo a coprire le spese di viaggio dei migranti dai centri verso altre destinazioni.
Per questi motivi abbiamo avviato una raccolta di alimenti, preferibilmente a lunga conservazione, da poter portare ai migranti del centro di accoglienza di Falerna.
La raccolta avverrà:
giovedì 21 e venerdì 22 marzo dalle 10:30 alle 13 e dalle 17:00 alle 20:00;
sabato 23 marzo dalle 17:00 alle 20:00;
presso la Ruga (da Cecè) in Piazza San Giovanni.
L.S.O.A. Ex Palestra
Un primo bilancio dell’occupazione
Scritto da Expalestra in Comunicati, Spazio Sociale il 18/03/2013
Sono passati quattro mesi dall’occupazione dello spazio comunale di vico II Belvedere, nel centro storico di Nicastro e quasi un anno dai primi interventi di pulizia e risistemazione del parco, abbandonato all’incuria di una Pubblica Amministrazione che lo ha lasciato per anni preda del vandalismo. Un’altra opera pubblica che è servita soltanto a far fare cassa a qualche impresa che ha ben pensato di fare i lavori senza troppo badare alla qualità (a tal proposito si vedano le foto pubblicate sul nostro sito).
Diverse decine di militanti (lavoratori, studenti medi ed universitari, disoccupati, precari, ecc…) hanno dato vita ad un progetto che muove i suoi primi passi dall’esperienza decennale del Collettivo Autonomo Altra Lamezia alla quale si sono aggiunti altre soggettività per dar vita ad un interessante laboratorio sociale.
Il quartiere ha risposto positivamente alla nostra presenza che ha garantito in questi mesi, oltre ad alcuni piccoli servizi come il doposcuola ed in cineforum per bambini, anche la possibilità di ritornare ad utilizzare il parco ed i suoi giochi perché ripulito da sterpaglie, siringhe, bottiglie e rifiuti. Il parco ripulito e la saletta del Laboratorio Occupato, serviranno come spazio per avviare, a breve, una serie di iniziative ludiche rivolte al quartiere, come laboratori creativi di arte e musica e momenti settimanali di sport per tutti, perché reputiamo che l’arte, la musica e lo sport debbano essere per tutti. Ma queste attività, sebbene siano formalmente riconosciute come un diritto di tutti, quasi sempre comportano dei costi che non tutte le famiglie sono in grado di sostenere e questo diventa, di fatto, oggetto di emarginazione.
Tutti gli spazi del parco sono autogestiti – pulizia e manutenzione compresa – dall’Ex Palestra che difenderà lo spazio da chi ha interessi ad accaparrarsi l’ennesimo spazio e servizio pubblico per farne motivo di profitto e controllo sociale. Per questo non riconosciamo il bando con il quale il Comune ha assegnato ad un terzo la gestione del verde pubblico del parco ed anzi continueremo a tagliare l’erba, svuotare i cestini e mantenerlo pulito in modo del tutto autogestito come stiamo facendo dal mese di agosto.
L’Ex palestra ha recuperato uno spazio pubblico che versava in condizioni di degrado veramente spaventose, restituendolo al suo quartiere.
L’amministrazione Comunale però ha completamente ignorato la nostra occupazione politica del parco e delle sue strutture, credendo di poter far passare in sordina le proprie responsabilità rispetto al disagio degli abitanti del quartiere che più volte, in questi ultimi anni, hanno chiesto alle autorità competenti (Comune e Polizia Municipale) la pulizia e la manutenzione.
Quando i militanti del L.S.O.A. Ex Palestra hanno fatto scoppiare mediaticamente il caso, l’Amministrazione Comunale piuttosto che affrontarlo riconoscendone il progetto politico degli occupanti, ha ben pensato di ignorarlo, affidando la pulizia del parco ad altri soggetti che, sia chiaro, saranno rispediti al mittente.
Ma quello del parco non è solo un problema relativo al degrado ambientale. L’abbandono sociale in cui versano ampi settori del quartiere è indice di come questa Amministrazione si interessi soltanto di garantire decoro urbano, servizi sociali e dignità abitativa a chi socialmente ha più “potere contrattuale” abbandonando al proprio destino migranti, disoccupati ed anziani.
Il L.S.O.A. Ex Palestra a queste problematiche sta provando a dare delle risposte cercando di essere non soltanto un punto di ritrovo per gli abitanti del quartiere, ma soprattutto un laboratorio sociale dove si sperimentano nuove forme della partecipazione sociale, della militanza dal basso, dell’antagonismo e dell’autogestione.
La vita dell’Ex Palestra è scandita da assemblee politiche e di gestione affinché si possa dare spazio a chiunque voglia dare il proprio contributo al Laboratorio Occupato.
Il nostro programma politico, per l’anno in corso, proverà ad affrontare tematiche attuali per le quali promuoverà inchieste sociali e conflitto: crisi, austerity, lavoro, migranti ed ambientalismo saranno i nostri settori principali di intervento.
La nostra presenza allo sciopero dei lavoratori della Sacal SpA e della DeCa Srl non è stata quindi occasionale ma un’opportunità (ri)cercata, intesa come momento di confronto con chi oggi in città vive sulla propria pelle gli effetti della crisi economica e delle politiche di austerity.
A breve, inoltre, partirà un lavoro di inchiesta sulle condizioni dei migranti nella piana lametina con l’obiettivo di capire quali sono i luoghi e le condizioni di lavoro, gli spazi (se esistono) di socialità, le difficoltà a poter usufruire dei servizi pubblici (a partire dalla scuola e dalla sanità).
Sul fronte dell’ambientalismo militante siamo stati tra i promotori della Rete Ambientalista dei Due Mari, che ha come obiettivo far interagire e mettere in rete le realtà di lotta presenti nella nostra provincia, perché siamo convinti che oggi le numerose piccole vertenze debbano avere la capacità di socializzare le proprie esperienze andando oltre la pura e semplice battaglia ambientalista. In quest’ottica sono in programma una serie di iniziative che hanno come obiettivo allargare gli orizzonti politici del conflitto.
La presentazione, lo scorso 30 gennaio, del libro (curato dal centro sociale Askatasuna di Torino) “A sarà düra” sulle lotte e la militanza NO TAV, ha avuto come cuore del dibattito proprio la capacità di un popolo in lotta di trasformare una battaglia in difesa del proprio territorio in una battaglia più generale per un diverso modello di società, di economia e di politica. Questa trasformazione è diventata così forte che la lotta NO TAV è oggi modello di riferimento e proposta di metodo per un nuovo agire sociale e politico. Seguendo questa metodologia di lavoro, nella prima settimana di maggio, presenteremo il nuovo libro della Rete NO PONTE “Il Ponte sullo Stretto nell’economia del debito”.
Inoltre alcuni dei militanti del L.S.O.A. Ex Palestra sono impegnati nel movimento contro la privatizzazione dell’Acqua. L’Ex Palestra garantisce una sua presenza militante nel Comitato Lametino Acqua Pubblica e nel Coord. Regionale Acqua Pubblica “Bruno Arcuri”, quest’ultimo promotore della campagna di raccolta firme per una Legge Regionale di Iniziativa Popolare per la ripubblicizzazione del ciclo integrato dell’acqua, campagna che vede il L.S.O.A. attivamente coinvolto.
Per concludere, giovedì 25 aprile, in occasione della Festa della Liberazione, presso il parco del L.S.O.A. Ex Palestra, ci sarà un’importante iniziativa dove si alterneranno momenti di socialità con musica e spettacoli dal vivo a momenti di confronto politico su cosa sia oggi l’antifascismo militante con la presentazione di un libro e l’allestimento di una mostra fotografica sulla Resistenza. Questa giornata sarà un’ulteriore occasione di incontro con gli abitanti del quartiere e con tutti quelli che vorranno collaborare con il L.S.O.A. Ex Palestra.
L.S.O.A. Ex Palestra
Sabato 23 marzo manifestazione No Alaco No Sorical a Vibo Valentia
Scritto da Expalestra in Iniziative il 17/03/2013
Il Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua ed il Coordinamento Calabrese Acqua Pubblica “Bruno Arcuri” sostengono con forza la manifestazione “NO ALACO” che si terrà a Vibo Valentia il prossimo sabato 23 marzo dalle ore 9,30 con partenza da piazza San Leoluca.
La diga sull’Alaco ha rappresentato negli anni un caso esemplare di sprechi ed inefficienze: lavori infiniti, finanziamenti bloccati, interrogazioni parlamentari, carte sparite, costi lievitati a dismisura. Da quando poi la Sorical, società mista pubblico-privata (Regione-Veolia), ha allungato i suoi tentacoli, a circa 400.000 persone in 88 comuni di tutta la Calabria è stato negato il diritto all’acqua, perché dai loro rubinetti scorre un liquido maleodorante ed infetto, pompato da un lago malato, ex discarica a cielo aperto mai realmente bonificata.
Il numero delle persone coinvolte e la gravità della situazione dal punto di vista sanitario ed ambientale fanno sì che la questione dell’Alaco trascenda la dimensione locale, ponendosi come emergenza a livello regionale e nazionale, e come esempio estremo di dove può condurre una gestione perversa del bene comune acqua, rispetto al quale ancora, dopo quasi due anni, ci si ostina a non rispettare il chiaro risultato referendario.
Oggi ancora una volta la magistratura si sostituisce al ruolo che doveva essere della politica, di controllo e tutela della salute di centinaia di migliaia di persone. Ma il male prodotto dall’ingresso dei privati nell’acqua, dalla gestione improntata al profitto, dal mantenimento di rapporti clientelari da parte di certa politica, dall’operato della criminalità che si nutre del disagio della gente e delle omissioni delle istituzioni, non può estinguersi senza una presa di coscienza ed un’azione collettiva. Per questo invitiamo i vibonesi, gli abitanti della provincia e della regione, e tutti gli attivisti per l’acqua ed i beni comuni a partecipare alla manifestazione del 23 marzo, sulla base dei punti affermati dai promotori, il Forum delle Associazioni Vibonesi ed il Comitato Civico Pro-Serre:
– chiusura definitiva della devastante gestione Sorical, con la presentazione e la rapida approvazione della nuova legge regionale di iniziativa popolare proposta dal Coord. Bruno Arcuri, per cui in questi giorni si stanno raccogliendo le firme;
– dismissione urgente del bacino artificiale dell’Alaco;
– avvio immediato di un programma che preveda fonti di approvvigionamento alternative;
– avvio altrettanto urgente degli interventi di ristrutturazione delle reti idriche per l’eliminazione delle perdite che oggi, nei comuni serviti dal bacino dell’Alaco, superano in media il 60%;
– avvio, sulla base di quanto esposto e delle tariffe illegittime applicate a livello regionale, di azioni giudiziarie da parte dei comuni per il recupero delle somme corrisposte alla Sorical, con rimborso ai cittadini degli importi delle bollette idriche versati e non dovuti.
Oggi in molti luoghi in Italia (Napoli, Reggio Emilia, Vicenza…) si sta dimostrando che una gestione dell’acqua pubblica e partecipata è possibile. Oggi dal disastro Sorical e dalla tragedia dell’Alaco è possibile ripartire cambiando completamente rotta. La proposta di legge regionale di iniziativa popolare promossa dal Coordinamento “B. Arcuri” va in questa direzione di cambiamento.
Si scrive acqua, ma si legge democrazia.
Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua
Coordinamento Calabrese Acqua Pubblica “Bruno Arcuri”
Nasce il Coordinamento Calabrese per una Legge Popolare sui Rifiuti
Scritto da Expalestra in Comunicati il 12/03/2013
Associazioni, movimenti e semplici cittadini hanno risposto numerosi all’appello lanciato dai comitati aderenti alla Rete per la Difesa del Territorio “Franco Nisticò” per costituire anche in Calabria il coordinamento per una Legge nazionale di iniziativa popolare sui rifiuti.
Il 3 Marzo a Lamezia Terme più di cinquanta persone, provenienti da tutta la Calabria, hanno gremito la sala scelta per l’assemblea costitutiva: un enorme successo.
L’idea è quella di proporre, attraverso una raccolta firme nazionale, una legge sui rifiuti che si basi sul modello “Rifiuti Zero”, ovvero sulla raccolta differenziata porta a porta, sul riciclo, sul riutilizzo dei materiali e la riduzione dei rifiuti.
Una proposta di legge che si oppone nettamente al disastroso sistema di gestione dei rifiuti nella nostra Regione, basato sul metodo dell’accumulo in discariche generando “bombe ecologiche” e sul sistema dell’incenerimento pericolosissimo per la nostra salute.
È importante che proprio in Calabria, terra vessata dalla speculazione ‘ndranghetista, la proposta prenda piede in maniera corposa e partecipata. Il successo della prima assemblea ne è stata di certo un valido esempio, un segno di speranza e di cambiamento in continuità con le lotte civili che tanti comitati combattono da tempo lungo i territori, avendo raccolto la partecipazione e l’adesione di numerose associazioni nazionali e regionali, dei movimenti per l’acqua pubblica (già impegnati in una campagna per la leggere regionale sull’acqua), di movimenti universitari nonché di numerosi comitati cittadini che si battono quotidianamente per la difesa del territorio e per un ciclo di rifiuti virtuoso, scontrandosi ogni giorno col sistema di potere che regge il ciclo dei rifiuti calabrese. Sul fronte di questa battaglia si sono schierati anche esponenti sindacali USB e CGIL, i quali hanno manifestato la piena disponibilità a collaborare in questa importante campagna, comprendendo quanto i comitati cittadini dicono da anni: parlare di rifiuti significa anche parlare di lavoro, e un ciclo dei rifiuti virtuoso significa anche più occupazione, in una terra piagata dalla disoccupazione.
La campagna regionale si caratterizzerà fortemente per l’esigenza di una gestione completamente pubblica e partecipata del ciclo dei rifiuti, in contrasto con la gestione oscura e privatistica, non esente da infiltrazioni criminali, che ancora attanaglia la nostra regione.
A breve quindi partirà la campagna per una proposta di Legge nazionale, la quale sarà affiancata da una proposta regionale che risponda alle necessità ed alle peculiarità del nostro territorio ponendosi in netta discontinuità con il passato e, finalmente, in linea con i principi basilari dell’Unione Europea di cui la nostra terra dovrebbe essere parte a pieno titolo ma che troppo spesso restano solo enunciazioni di principio.
Si organizzeranno iniziative e riunioni lungo tutto la Calabria. I cittadini, i comitati, le associazioni che non hanno avuto la possibilità di intervenire nella prima assemblea, sono invitati ad aderire, a partecipare e a costruire sul proprio territorio questa importantissima campagna, dando un altro esempio di partecipazione popolare dopo la grande mobilitazione dei recenti referendum!
Una mobilitazione popolare ancora più forte per combattere la vergogna ed i veleni che accompagnano la nostra vita e quella dei nostri bambini lungo i bordi delle nostre strade, nei corsi d’acqua, nella nostra terra.
Coordinamento Regionale Rifiuti Zero
Primi aderenti:
Rete per la Difesa dell Territorio “Franco Nisticò”; Arci Calabria; Arci Crotone; Arci Lamezia/Vibo; Associazione Agorà – Badolato (CZ); Associazione Culturale “Luigi Fera” – Cellara (CS); Associazione Le Lampare – Cariati (CS); Associazione Solidarietà e Partecipazione – Castrovillari (CS); Comitato Lamezia “Rifiuti Zero” (CZ); Comitato Ambientale Costa dei Gelsomini – Locri (RC); Comitato Cittadino No Discarica – Rovito (CS); Comitato in Difesa di Bucita e del territorio – Rossano (CS); Comitato Acqua Pubblica – Lamezia Terme (CZ); Coordinamento Calabrese Acqua Pubblica “Bruno Arcuri”; CSOA Cartella – Reggio Calabria; Forum Ambientalista Calabria; Gruppo Ecosociale “Malatesta” ; Ingegneri Senza Frontiere – Università della Calabria; Laboratorio Politico P2 Occupata – Università della Calabria; Libera Associazione di Promozione Sociale – Badolato (CZ); Lipu; LSOA Ex Palestra – Lamezia Terme.
Campagna Legge Rifiuti Zero. Riunione Regionale Domenica 3 Marzo
Scritto da Expalestra in Iniziative il 01/03/2013
Domenica 3 Marzo, alle ore 17.00, a Lamezia Terme presso la sede CGIL di Sant’Eufemia, in Via del Mare, si terrà la prima riunione regionale per costituire anche in Calabria la Campagna “Legge Rifiuti Zero”, per una legge di iniziativa popolare sui rifiuti che comprenda la raccolta differenziata, il riciclo, il riutilizzo e lo stop all’incenerimento.
La campagna è stata già lanciata a livello nazionale e sono da poco costituiti coordinamenti in molte regioni.
Maggiori informazioni:
www.difendiamolacalabria.org
www.leggerifiutizero.it
Manifestazione contro il rigassificatore di San Ferdinando
Scritto da Expalestra in Iniziative il 28/02/2013
RIGASSIFICATORE, speculazioni e democrazia:
se un territorio viene mandato a morte, i cittadini cosa fanno?
Tra qualche giorno si deciderà l’intervento infrastrutturale più impattante che questo territorio abbia conosciuto dai tempi della costruzione del porto. Si deciderà, definitivamente, per qualcosa che cambierà per sempre la fisionomia, le condizioni di vita, le possibilità di futuro, dell’intera piana di Gioia Tauro e dei suoi abitanti.
SI DECIDERA’ SE FAR VIVERE I RESIDENTI DI QUESTO TERRITORIO COL RISCHIO COSTANTE DI UNA CATASTROFE DI ENORMI PROPORZIONI.
Eppure tutto avviene nell’ovatta di un’indifferenza quasi generale. Ci domandiamo come mai sui quotidiani locali non ci siano tutti i giorni titoloni riguardo la questione, ci domandiamo come mai nei bar non si discuta di questo, ci domandiamo perché gli amministratori locali, per non parlare delle agenzie di governo, non informino diffusamente e dettagliatamente la popolazione sulla questione.
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Noi stiamo con il Cartella, con il Guernica, con il Teatro Pinelli!
Scritto da Expalestra in Comunicati il 17/02/2013
Prima le provocazioni, poi l’incendio che ha distrutto quasi tutto il centro sociale, ora il danneggiamento di quelle poche cose che il fuoco non aveva distrutto.
La nuova intimidazione al C.S.O.A. Cartella di Reggio Calabria arriva in una giornata nera per gli spazi sociali, dopo gli sgomberi del Guernica a Modena e del Teatro Pinelli a Messina, a dimostrare ulteriormente che possono cambiare le modalità e gli esecutori, ma i mandanti e le finalità restano sempre uguali: a pochi giorni dalle elezioni, Stato,‘ndrangheta e fascisti ancora insieme per intimidire, reprimere e bloccare qualsiasi forma di dissenso e di partecipazione dal basso.
Al Cartella di Reggio Calabria, al Guernica di Modena e al Teatro Pinelli di Messina va tutta la nostra solidarietà.
L.S.O.A. Ex Palestra
Piena solidarietà agli operai della De.Ca. Srl
Scritto da Expalestra in Comunicati il 08/02/2013
Oggi una delegazione del L.S.O.A. EX PALESTRA ha portato la propria solidarietà agli operai della De.Ca. Srl in sciopero per rivendicare i salari arretrati e per protestare contro la paventata crisi aziendale
Ancora una volta i padroni e le pubbliche istituzioni giocano sulla pelle dei lavoratori e la crisi inizia a mordere anche a queste latitudini colpendo una già debole economia locale.
La vertenza De.Ca. si aggiunge alle tante altre che in questi mesi stanno portando allo scoperto i danni della crisi economica che ha oramai raggiunto tutti gli angoli del Paese, ma soprattutto mette a nudo l’inefficienza della gestione privatistica di servizi pubblici essenziali come quello della depurazione. Noi crediamo che l’unica soluzione possibile sia quella di una gestione pubblica e partecipata dai lavoratori del settore depurazioni, mettendo la parola fine a 30 anni di gestione privata dove ha regnato un pessimo ed inefficiente servizio depurativo, affarismi e speculazioni ai danni dei lavoratori e dei cittadini che, ancora oggi pagano in bolletta un servizio – quello della depurazione appunto – inesistente o nella migliore delle ipotesi inefficace. D’altronde le condizione dei nostri mari e dei nostri corsi d’acqua sono sotto gli occhi di tutti!
Non regge la giustificazione della società gestore dell’impianto che, nel voler ribaltare le responsabilità sull’ASI e le Pubbliche Amministrazioni (che ne hanno comunque tanta) riconduce il mancato pagamento dei salari al ritardo di quest’ultime, dimenticandosi che il cosiddetto rischio d’impresa è a carico dei padroni e non dei lavoratori che nonostante tutto stanno continuando a garantire il servizio depurativo.
Il Laboratorio Sociale Occupato Autogestito EX PALESTRA si mobiliterà sempre con chi non si piega e si rassegna ad un destino fatto di precarietà e sfruttamento ed invita tutti i cittadini del comprensorio lametino a solidarizzare con gli operai De.Ca. affinché una battaglia solo apparentemente isolata, possa diventare una lotta di interesse generale da socializzare con chi in questi giorni si sta mobilitando per veder riconosciuti i più elementari diritti sindacali (Foderaro, Sacal, Multiservizi, ecc…), perché, in tempi di crisi economica globale, unire le tante lotte di chi si oppone a questo stato di fatto, risulta l’unica strada percorribile per “uscire dall’angolo” e rovesciare il sistema.
L.S.O.A. Ex Palestra