Articoli con tag Precariato

Scarichiamo la Granarolo

Nella giornata di lotta convocata dal sindacato di base S.I.Cobas e dal Laboratorio Crash! di Bologna anche il L.S.O.A. Ex Palestra ha voluto esprimere la propria solidarietà ai facchini della Granarolo distribuendo il volantino di boicottaggio. Per maggiori info: scarichiamogranarolo.noblogs.org

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Piena solidarietà agli operai della De.Ca. Srl

Oggi una delegazione del L.S.O.A. EX PALESTRA ha portato la propria solidarietà agli operai della De.Ca. Srl in sciopero per rivendicare i salari arretrati e per protestare contro la paventata crisi aziendale

Ancora una volta i padroni e le pubbliche istituzioni giocano sulla pelle dei lavoratori e la crisi inizia a mordere anche a queste latitudini colpendo una già debole economia locale.
La vertenza De.Ca. si aggiunge alle tante altre che in questi mesi stanno portando allo scoperto i danni della crisi economica che ha oramai raggiunto tutti gli angoli del Paese, ma soprattutto mette a nudo l’inefficienza della gestione privatistica di servizi pubblici essenziali come quello della depurazione. Noi crediamo che l’unica soluzione possibile sia quella di una gestione pubblica e partecipata dai lavoratori del settore depurazioni, mettendo la parola fine a 30 anni di gestione privata dove ha regnato un pessimo ed inefficiente servizio depurativo, affarismi e speculazioni ai danni dei lavoratori e dei cittadini che, ancora oggi pagano in bolletta un servizio – quello della depurazione appunto – inesistente o nella migliore delle ipotesi inefficace. D’altronde le condizione dei nostri mari e dei nostri corsi d’acqua sono sotto gli occhi di tutti!
Non regge la giustificazione della società gestore dell’impianto che, nel voler ribaltare le responsabilità sull’ASI e le Pubbliche Amministrazioni (che ne hanno comunque tanta) riconduce il mancato pagamento dei salari al ritardo di quest’ultime, dimenticandosi che il cosiddetto rischio d’impresa è a carico dei padroni e non dei lavoratori che nonostante tutto stanno continuando a garantire il servizio depurativo.
Il Laboratorio Sociale Occupato Autogestito EX PALESTRA si mobiliterà sempre con chi non si piega e si rassegna ad un destino fatto di precarietà e sfruttamento ed invita tutti i cittadini del comprensorio lametino a solidarizzare con gli operai De.Ca. affinché una battaglia solo apparentemente isolata, possa diventare una lotta di interesse generale da socializzare con chi in questi giorni si sta mobilitando per veder riconosciuti i più elementari diritti sindacali (Foderaro, Sacal, Multiservizi, ecc…), perché, in tempi di crisi economica globale, unire le tante lotte di chi si oppone a questo stato di fatto, risulta l’unica strada percorribile per “uscire dall’angolo” e rovesciare il sistema.

L.S.O.A. Ex Palestra

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LSOA Ex Palestra al presidio dei lavoratori della Sacal

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Alla Sacal la partecipazione sindacale è un optional

Esprimiamo piena solidarietà a tutti i lavoratori e le lavoratrici della Sacal iscritti al sindacato di base USB che da diversi giorni si vedono negare la partecipazione alle trattative sindacali solo per il fatto di non aver sottoscritto il CCNL di categoria.
Ci sembra assurdo che si vedano negati ai lavoratori i più elementari diritti sindacali e non venga riconosciuto il diritto alla partecipazione nonostante la stessa Commissione Nazionale di Garanzia si sia espressa chiaramente a favore dei lavoratori e delle lavoratrici iscritti all’USB.
I danni che ha provocato l’ubriacatura neoliberista sui servizi pubblici sono sotto gli occhi di tutti e crediamo che una società interamente pubblica possa garantire ai lavoratori ed alle lavoratrici tutte le garanzie sindacali per la difesa e la tutela del proprio posto di lavoro che oggi sono palesemente negate.
L’arroganza padronale mostrata in questi anni dalla Sacal dimostra ancora una volta come l’obiettivo principale sia quello del profitto a discapito degli interessi collettivi e dei lavoratori.
La vertenza Sacal si inserisce in un quadro di lotte locali più generale (Foderaro, Euroservices, Lameskin, Depurazione, Lamezia Multiservizi, Scuola, ecc…) dove il malessere dei lavoratori ha lo stesso comune denominatore: il profitto e l’incapacità dei sindacati confederali di contrastarlo a tutela dei lavoratori stessi.
Per resistere all’attacco padronale, occorre che i lavoratori facciano sentire la propria voce in maniera unitaria, cercando alleanze con quei settori lavorativi che oggi subiscono analoghi attacchi, rispedendo al mittente tutte le politiche padronali e governative che vogliono imporre condizioni di lavoro e salariali sempre peggiori e che condannano alla disoccupazione e alla precarietà milioni di giovani e non.
In conclusione, un passaggio più in generale sulle condizioni dei trasporti pubblici locali e nazionali ci sembra d’obbligo. Mentre si continuano a spendere miliardi di euro per mega opere come la TAV ed il Ponte sullo Stretto, si tagliano linearmente i fondi da destinare ai trasporti locali. Questi tagli sono quasi sempre concentrati in zone economicamente depresse ed isolate come il Mezzogiorno d’Italia.
Il Laboratorio Sociale Occupato Autogestito Ex Palestra si schiererà e sosterrà sempre le lotte sociali in difesa del lavoro e del territorio e per tanto invitiamo tutti i lavoratori della Sacal, gli studenti e i cittadini lametini a sostenere lo sciopero indetto dai lavoratori USB previsto per giorno 7 febbraio dalle ore 11:30 alle ore 15:30.

L.S.O.A. Ex Palestra

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Lamezia: tra emergenza ambientale e lavoratori in lotta

Brevi considerazioni sull’emergenza ambientale e sulle lotte che hanno attraversato Lamezia in questo fine 2012.

Cassonetti stracolmi e cumuli di rifiuti a bordo strada, lavoratori in lotta e le immancabili bombe della ‘ndrangheta stanno movimentando questi ultimi giorni del 2012.
Mentre la discussione politica è stata animata dall’approvazione del PSC che, come ampiamente detto in passato, consegnerà la città in mano al partito del cemento e del malaffare, le strade di Lamezia sono invase da cumuli di rifiuti, dovuti allo stop della raccolta causata dalla chiusura della discarica di Pianopoli prima e allo sciopero dei lavoratori della Daneco dopo.
Ambiente e lavoro, due temi che si incontrano spesso. Com’è successo con gli operai del depuratore costretti il 6 dicembre scorso a protestare ancora una volta per ottenere il pagamento di due mensilità arretrate e della tredicesima.
Stessa situazione che ha visto le lavoratrici della Euroservices, addette alla pulizia degli ospedali di Lamezia Terme e Soveria Mannelli, presidiare per tre giorni consecutivi gli uffici dell’amministrazione ospedaliera. In questo caso la determinazione delle lavoratrici ha consentito loro di ottenere dal dirigente dell’ASP l’impegno ad erogare, in due tranche, i fondi per gli stipendi arretrati.
Esempio di lotta da prendere a modello è sicuramente quella degli autisti della Foderaro contro i licenziamenti che riguarderanno 8 lavoratori dell’azienda di autolinee. Settimane di sciopero selvaggio con presidi, volantinaggi e ben due precettazioni da parte del prefetto, sono culminate con i picchetti ai cancelli dell’azienda ed il blocco degli autobus nel giorno in cui sarebbero dovute ripartire le corse. Blocco che è stato rimosso solo dall’intervento delle forze dell’ordine con momenti di tensione e autobus scortati fuori dalla città. A questi lavoratori e alle loro famiglie va tutta la nostra solidarietà e complicità.
Se da una parte una buona fetta della popolazione, probabilmente troppo impegnata nello shopping natalizio, sembra completamente disinteressata da quanto sta accadendo in città, dall’altra si avverte una rabbia crescente verso un sistema che ne aggredisce continuamente gli strati più deboli.
La sfida di questo 2013 sarà proprio quella di riuscire a convogliare questo disagio sociale e questa rabbia contro la violenza che il capitale ci impone, facendo fronte comune con gli altri lavoratori, i disoccupati, i precari, gli studenti e tutti i soggetti che la crisi, in una città del Sud dai mille problemi, la subiscono quotidianamente.
Solo la lotta paga!

L.S.O.A. Ex Palestra

Segue il volantino distributo dai lavoratori durante i presidi

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