Articoli con tag Antifa

C’è del marcio a Lamezia

ciampaIn merito alle vicende che stanno interessando gli abitanti del quartiere popolare “Ciampa di Cavallo” e, in generale, l’intera comunità Rom, riteniamo sia opportuno analizzare il problema senza cadere nel populismo becero messo in atto nelle ultime settimane da chi, ormai in piena campagna elettorale, fomenta a colpi di razzismo e di proclami una “guerra tra poveri” che vede i Rom il capro espiatorio di tutti i problemi e i non Rom, loro malgrado, strumento di propaganda politica e che potrebbe avere conseguenze ben più pesanti in uno dei quartieri più difficili della nostra città.
Si perché si tratta di campagna elettorale, con la sinistra lametina che continua a rinviare il problema per non perdere consensi proprio su un tema così impopolare e la destra, in modo particolare la destra fascista, che prova a recuperare qualche voto invocando,a dispetto (o, se si vuole, in virtù) dei tanto sbandierati principi cattolici, lo sgombero del campo Rom e l’assegnazione delle case popolari solo a famiglie di non Rom.
via ulivetiGli alloggi di via degli Uliveti, poi, prossimi al completamento e all’assegnazione a famiglie Rom, sono stati finanziati tramite fondi europei vincolati (a proposito che fine hanno fatto i fondi PON SICUREZZA destinati alla risoluzione “questione” Rom?), non si tratta infatti di normali alloggi di edilizia popolare. Ciò vuol dire che chi sta conducendo questa pretestuosa battaglia, a suon di provocatori slogan e inutili petizioni per non assegnare questi alloggi ai Rom, mente sapendo di mentire; e questo è grave visto che parliamo anche di persone che già si occupano o che alle prossime elezioni proveranno ad occuparsi dell’amministrazione della città.
La strategia è chiara: intorpidire le acque gettando nel calderone problematiche diverse cercando però di presentarle intrinsecamente legate per intraprendere una guerra, che per legge ripetiamo è perduta già in partenza, da combattere esclusivamente per fini elettorali e quindi semplicemente per raccogliere consensi in termini di voti.
Una guerra che, come tutte le guerre, mieterà le sue vittime: i Rom innanzitutto, che diventano per l’ennesima volta strumento elettorale ma anche i cittadini non Rom che si offrono come burattini inconsapevoli in questo tragicomico e squallido teatrino.
A tutta questa situazione fa da contorno ancora una volta una grave miopia politica dell’amministrazione che non si rende conto (o non vuole) che il completamento di questi alloggi, tra l’altro localizzati su un terreno confiscato alla‘ndrangheta con tutte le conseguenze del caso, non rappresenta una soluzione, ma serve solo a spostare il problema in una zona ancora più periferica (con l’unico risultato di creare nuovamente un ghetto).
Ricordiamo inoltre che, attualmente, a Lamezia esiste ancora un campo le cui condizioni ledono la dignità ed diritti inviolabili di ogni essere umano(chi cavalca oggi la tigre non lo fa perché preoccupato per le ingiuste condizioni in cui vivono gli abitanti del campo, ma perché desideroso di capitalizzare gli effetti che quella situazione di ingiustizia, travalicando i confini del campo e andando a “sporcare” la, talvolta ipocrita, tranquillità di chi vive al di fuori, produce), con l’aggravante che mentre il campo veniva creato per circoscrivere il fenomeno rom in un ambito ristretto nel tentativo meschino così di arginarli, adesso a distanza di decenni alcune famiglie che abitano lì hanno finito paradossalmente per vivere il campo, nato appunto come discriminazione per eccellenza, come unico luogo in cui sentirsi al sicuro dalle discriminazioni degli italiani.
Per questo, ma anche per tantissimi altri motivi legati alla complessa storia delle persone rom che vivono sul territorio lametino, crediamo che sia essenziale un percorso che individui per loro e per tutti la giusta soluzione che miri ad una integrazione, intesa non come rinuncia alle proprie origini e culture, ma come processo di incontro e di scambio.
Resta ovviamente il problema della casa per tutti coloro che ne hanno diritto. L’edilizia pubblica e popolare a Lamezia è ferma, decine e decine di unità abitative restano incomplete perché gli enti competenti non si sono mai assunti la responsabilità di ultimarle e assegnarle in quanto i primi 80 beneficiari sarebbero tutti appartenenti alla comunità Rom e questo genererebbe ulteriore malcontento.
Le parole d’ordine della manifestazione del 19 ottobre scorso a Roma “una sola grande opera: casa e reddito per tutti!”, diventano quindi una necessità anche per il nostro territorio.
L’Aterp e l’Amministrazione Comunale devono quindi attivarsi da una lato per completare le case popolari, dall’altro per recuperare tutto il patrimonio pubblico inutilizzato e quello privato abbandonato, procedendo nel caso con azioni espropriative.
E se chi amministra latita il diritto alla casa deve essere necessariamente conquistato!

L.S.O.A. Ex Palestra

, , ,

Nessun commento

25 aprile 2013: Festa della Liberazione al L.S.O.A. Ex Palestra

La commemorazione della liberazione dell’Italia dall’oppressione nazifascista è un atto dovuto. Non si può pensare che quanta accaduto nel ventennio fascista sia solo una parentesi del passato. I soprusi, le discriminazioni, il razzismo, l’odio e l’intolleranza sfociati prima in pestaggi e culminati poi in veri e propri massacri sono avvenimenti storici che hanno segnato profondamente l’avvenire dell’Italia e che hanno portato il nostro paese ad avere la necessità di affermare tra i propri valori inviolabili l’antifascismo e la libertà.
Ma a distanza di quasi sessant’anni può succedere anche che gli uomini di eroico coraggio morti per salvare l’Italia dall’oppressione fascista vengono commemorati allo stesso modo dei nazifascisti della repubblica di Salò, che furono servi dei nazisti, autori di massacri, torturatori ed aguzzini.
Combattevano su fronti diversi, poiché diverse erano le idee, diversi erano i valori. Da una parte c’era chi voleva scacciare l’odio fascista e annientare la sua brutalità, dall’altra chi invece voleva soffocare ogni soffio di libertà e continuare sulla strada già intrapresa della dittatura, mettendo in piedi uno stato fantoccio controllato dai nazisti. Commemorarli insieme è impossibile. Bisogna fare una scelta, decidere da che parte stare. Non si può stare sempre nel centro, non si può provare a tenere il piede sospeso a metà, pensando che tanto il passato è passato e non ci riguarda più. Perché l’Italia è piena di rigurgiti fascisti che minacciano il futuro del nostro paese. Basti pensare ai fatti di Firenze, dove l’odio fascista è andato a colpire ed uccidere degli ambulanti senegalesi, colpevoli di appartenere ad un etnia poca gradita. Basti pensare a tutti i pestaggi di cui i fascisti del terzo millennio si sono macchiati. Basti pensare a tutte le battaglie discriminatorie nei confronti di migranti, omosessuali, rom, e tutti coloro rientrano di volta in volta nella loro lista nera dei “diversi”, che l’estrema destra porta avanti su tutto il nostro territorio. Che sia una frase scritta su un muro, che sia un raid o una manifestazione, a muoverli è sempre la stessa rabbia bruta che mosse le camice nere prima e i repubblichini poi.
E’ per questo, con l’augurio che l’Italia possa liberarsi sempre dall’intolleranza dei totalitarismi, convinti che l’unica strada possibile sia quella della giustizia sociale e della libertà, chiediamo all’amministrazione comunale, nella consueta cerimonia commemorativa del 25 aprile, di non ricordare indistintamente tutti i caduti della seconda guerra mondiale equiparando repubblichini e partigiani, ma di distinguere una volta per tutte tra gli oppressori e chi è invece caduto per la nostra libertà.
Perché l’antifascismo deve essere esercitato nella quotidianità, per salvaguardare il valore della libertà e per una riconoscenza storica che dobbiamo a noi stessi ed al nostro paese.
È questa la prospettiva che il L.S.O.A. Ex Palestra intende offrire alla giornata del 25 aprile. Una giornata aperta a tutti i cittadini come memoria di ciò che è stato, ma anche come progetto per il percorso intrapreso nel 43 e arrivato fino ad oggi.
Dalle ore 16 in poi fino a tarda sera al parco occupato di Vico II Belvedere si alterneranno momenti di studio e di riflessione, momenti di informazione con una mostra sull’antifascismo, momenti di socialità, di festa e spettacolo con la collaborazione dell’associazione “Nuncepace” e dell’Officina Teatrale “Il Brigante”.

L.S.O.A. Ex Palestra

Nessun commento

Attacco fascista al L.S.O.A. Ex Palestra

“Vi vediamo”, “vi abbiamo aspettato” queste sono due delle tante scritte visibili nel parco. Accanto c’è una svastica, messaggio chiaro in un quartiere ad alta densità migrante. Per farlo hanno scelto proprio un’abitazione privata. Poi si sono divertiti a rompere la bacheca, a sparpagliare la spazzatura dei cestini per tutto il parco, a forzare un ingresso.
Volevano colpire un’esperienza politica ma il risultato è stato quello di danneggiare il quartiere e la gente che ci vive. Per dimostrare che non hanno alcun rispetto, né per noi, per il nostro lavoro sociale e politico, né per il quartiere che ci ha accolto dicendo basta al degrado.
Le scritte sono tante. Per attaccarci hanno scelto giusto la settimana in cui il Laboratorio era impegnato a portare aiuti e solidarietà ai migranti dell’ex Cara di Falerna.
Minacce, insulti, intolleranza… adesso che la campagna elettorale è finita si sono tolti la maschera di bravi ragazzi, non hanno più bisogno di fingere. “Fascismo o muerte” lo hanno scritto chiaro. È chiara oltre alla matrice, anche l’origine visto che hanno scelto di firmarsi: Casa Pound Italia.
Gli stessi che millantano libertà, che fingono di preoccuparsi del sociale, che parlano di un nuovo fascismo, come se il fascismo non fosse tutto figlio dello stesso odio e della stessa repressione. Come se la dittatura mussoliniana non fosse altro che un brutto sogno e non invece una tremenda realtà dalla quale ci hanno liberato i Partigiani.
Ecco il loro volto. Sono gli stessi che alle elezioni appena trascorse hanno provato a farsi eleggere alla Camera e al Senato. Si sono finti democratici per arrivare prima al potere. Bisogna preoccuparsi di come questo sia potuto accadere, di come abbiamo rischiato che a rappresentare gli Italiani fosse gente che di notte si diverte che con la violenza a devastare sogni e progetti, senza preoccuparsi se a farne le spese è la povera gente: anziani, bambini, migranti…
Per questo nell’immediato chiediamo all’Amministrazione Comunale di ripulire la città dalle scritte antisemite e inneggianti all’odio razziale che sono segno di una cultura violenta, figlia di una mentalità mafiogena.
Ad ogni modo il L.S.O.A. Ex Palestra provvederà a ripulire le scritte presenti nel parco e sulle abitazioni private del quartiere.
Inoltre lanciamo un appello a tutta la cittadinanza invitandola a partecipare all’iniziativa in preparazione per il 25 aprile nel parco di Vico II Belvedere.
In un momento come questo più che mai è necessario ribadire l’importanza di valori quali la libertà, la solidarietà e la giustizia sociale, valori imprescindibili dall’antifascismo.

Odio gli indifferenti. Credo come Federico Hebbel che “vivere vuol dire essere partigiani”. Non possono esistere i solamente uomini, gli estranei alla città. Chi vive veramente non può non essere cittadino, e parteggiare. Indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti.
L’indifferenza è il peso morto della storia
Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.
” Antonio Gramsci

L.S.O.A. Ex Palestra

 

Seguono i comunicati di solidarietà Prosegui la lettura »

Nessun commento