Archivio per la categoria Spazio Sociale

Scarichiamo la Granarolo

Nella giornata di lotta convocata dal sindacato di base S.I.Cobas e dal Laboratorio Crash! di Bologna anche il L.S.O.A. Ex Palestra ha voluto esprimere la propria solidarietà ai facchini della Granarolo distribuendo il volantino di boicottaggio. Per maggiori info: scarichiamogranarolo.noblogs.org

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Laboratorio di rugby per bambini al LSOA Ex Palestra

Tutti i sabati di maggio
dalle 17:30 alle 18:30
laboratorio di Rugby per bambini
con l’Accademia Lamezia Rugby

a
Parco Occupato “Ex Palestra
Via Belvedere, Vico II
Lamezia Terme

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Assemblea di quartiere al L.S.O.A. Ex Palestra

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Attacco fascista al L.S.O.A. Ex Palestra

“Vi vediamo”, “vi abbiamo aspettato” queste sono due delle tante scritte visibili nel parco. Accanto c’è una svastica, messaggio chiaro in un quartiere ad alta densità migrante. Per farlo hanno scelto proprio un’abitazione privata. Poi si sono divertiti a rompere la bacheca, a sparpagliare la spazzatura dei cestini per tutto il parco, a forzare un ingresso.
Volevano colpire un’esperienza politica ma il risultato è stato quello di danneggiare il quartiere e la gente che ci vive. Per dimostrare che non hanno alcun rispetto, né per noi, per il nostro lavoro sociale e politico, né per il quartiere che ci ha accolto dicendo basta al degrado.
Le scritte sono tante. Per attaccarci hanno scelto giusto la settimana in cui il Laboratorio era impegnato a portare aiuti e solidarietà ai migranti dell’ex Cara di Falerna.
Minacce, insulti, intolleranza… adesso che la campagna elettorale è finita si sono tolti la maschera di bravi ragazzi, non hanno più bisogno di fingere. “Fascismo o muerte” lo hanno scritto chiaro. È chiara oltre alla matrice, anche l’origine visto che hanno scelto di firmarsi: Casa Pound Italia.
Gli stessi che millantano libertà, che fingono di preoccuparsi del sociale, che parlano di un nuovo fascismo, come se il fascismo non fosse tutto figlio dello stesso odio e della stessa repressione. Come se la dittatura mussoliniana non fosse altro che un brutto sogno e non invece una tremenda realtà dalla quale ci hanno liberato i Partigiani.
Ecco il loro volto. Sono gli stessi che alle elezioni appena trascorse hanno provato a farsi eleggere alla Camera e al Senato. Si sono finti democratici per arrivare prima al potere. Bisogna preoccuparsi di come questo sia potuto accadere, di come abbiamo rischiato che a rappresentare gli Italiani fosse gente che di notte si diverte che con la violenza a devastare sogni e progetti, senza preoccuparsi se a farne le spese è la povera gente: anziani, bambini, migranti…
Per questo nell’immediato chiediamo all’Amministrazione Comunale di ripulire la città dalle scritte antisemite e inneggianti all’odio razziale che sono segno di una cultura violenta, figlia di una mentalità mafiogena.
Ad ogni modo il L.S.O.A. Ex Palestra provvederà a ripulire le scritte presenti nel parco e sulle abitazioni private del quartiere.
Inoltre lanciamo un appello a tutta la cittadinanza invitandola a partecipare all’iniziativa in preparazione per il 25 aprile nel parco di Vico II Belvedere.
In un momento come questo più che mai è necessario ribadire l’importanza di valori quali la libertà, la solidarietà e la giustizia sociale, valori imprescindibili dall’antifascismo.

Odio gli indifferenti. Credo come Federico Hebbel che “vivere vuol dire essere partigiani”. Non possono esistere i solamente uomini, gli estranei alla città. Chi vive veramente non può non essere cittadino, e parteggiare. Indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti.
L’indifferenza è il peso morto della storia
Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.
” Antonio Gramsci

L.S.O.A. Ex Palestra

 

Seguono i comunicati di solidarietà Prosegui la lettura »

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Un primo bilancio dell’occupazione

logoSono passati quattro mesi dall’occupazione dello spazio comunale di vico II Belvedere, nel centro storico di Nicastro e quasi un anno dai primi interventi di pulizia e risistemazione del parco, abbandonato all’incuria di una Pubblica Amministrazione che lo ha lasciato per anni preda del vandalismo. Un’altra opera pubblica che è servita soltanto a far fare cassa a qualche impresa che ha ben pensato di fare i lavori senza troppo badare alla qualità (a tal proposito si vedano le foto pubblicate sul nostro sito).
Diverse decine di militanti (lavoratori, studenti medi ed universitari, disoccupati, precari, ecc…) hanno dato vita ad un progetto che muove i suoi primi passi dall’esperienza decennale del Collettivo Autonomo Altra Lamezia alla quale si sono aggiunti altre soggettività per dar vita ad un interessante laboratorio sociale.
Il quartiere ha risposto positivamente alla nostra presenza che ha garantito in questi mesi, oltre ad alcuni piccoli servizi come il doposcuola ed in cineforum per bambini, anche la possibilità di ritornare ad utilizzare il parco ed i suoi giochi perché ripulito da sterpaglie, siringhe, bottiglie e rifiuti. Il parco ripulito e la saletta del Laboratorio Occupato, serviranno come spazio per avviare, a breve, una serie di iniziative ludiche rivolte al quartiere, come laboratori creativi di arte e musica e momenti settimanali di sport per tutti, perché reputiamo che l’arte, la musica e lo sport debbano essere per tutti. Ma queste attività, sebbene siano formalmente riconosciute come un diritto di tutti, quasi sempre comportano dei costi che non tutte le famiglie sono in grado di sostenere e questo diventa, di fatto, oggetto di emarginazione.
Tutti gli spazi del parco sono autogestiti – pulizia e manutenzione compresa – dall’Ex Palestra che difenderà lo spazio da chi ha interessi ad accaparrarsi l’ennesimo spazio e servizio pubblico per farne motivo di profitto e controllo sociale. Per questo non riconosciamo il bando con il quale il Comune ha assegnato ad un terzo la gestione del verde pubblico del parco ed anzi continueremo a tagliare l’erba, svuotare i cestini e mantenerlo pulito in modo del tutto autogestito come stiamo facendo dal mese di agosto.
L’Ex palestra ha recuperato uno spazio pubblico che versava in condizioni di degrado veramente spaventose, restituendolo al suo quartiere.
L’amministrazione Comunale però ha completamente ignorato la nostra occupazione politica del parco e delle sue strutture, credendo di poter far passare in sordina le proprie responsabilità rispetto al disagio degli abitanti del quartiere che più volte, in questi ultimi anni, hanno chiesto alle autorità competenti (Comune e Polizia Municipale) la pulizia e la manutenzione.
Quando i militanti del L.S.O.A. Ex Palestra hanno fatto scoppiare mediaticamente il caso, l’Amministrazione Comunale piuttosto che affrontarlo riconoscendone il progetto politico degli occupanti, ha ben pensato di ignorarlo, affidando la pulizia del parco ad altri soggetti che, sia chiaro, saranno rispediti al mittente.
Ma quello del parco non è solo un problema relativo al degrado ambientale. L’abbandono sociale in cui versano ampi settori del quartiere è indice di come questa Amministrazione si interessi soltanto di garantire decoro urbano, servizi sociali e dignità abitativa a chi socialmente ha più “potere contrattuale” abbandonando al proprio destino migranti, disoccupati ed anziani.
Il L.S.O.A. Ex Palestra a queste problematiche sta provando a dare delle risposte cercando di essere non soltanto un punto di ritrovo per gli abitanti del quartiere, ma soprattutto un laboratorio sociale dove si sperimentano nuove forme della partecipazione sociale, della militanza dal basso, dell’antagonismo e dell’autogestione.
La vita dell’Ex Palestra è scandita da assemblee politiche e di gestione affinché si possa dare spazio a chiunque voglia dare il proprio contributo al Laboratorio Occupato.
Il nostro programma politico, per l’anno in corso, proverà ad affrontare tematiche attuali per le quali promuoverà inchieste sociali e conflitto: crisi, austerity, lavoro, migranti ed ambientalismo saranno i nostri settori principali di intervento.
La nostra presenza allo sciopero dei lavoratori della Sacal SpA e della DeCa Srl non è stata quindi occasionale ma un’opportunità (ri)cercata, intesa come momento di confronto con chi oggi in città vive sulla propria pelle gli effetti della crisi economica e delle politiche di austerity.
A breve, inoltre, partirà un lavoro di inchiesta sulle condizioni dei migranti nella piana lametina con l’obiettivo di capire quali sono i luoghi e le condizioni di lavoro, gli spazi (se esistono) di socialità, le difficoltà a poter usufruire dei servizi pubblici (a partire dalla scuola e dalla sanità).
Sul fronte dell’ambientalismo militante siamo stati tra i promotori della Rete Ambientalista dei Due Mari, che ha come obiettivo far interagire e mettere in rete le realtà di lotta presenti nella nostra provincia, perché siamo convinti che oggi le numerose piccole vertenze debbano avere la capacità di socializzare le proprie esperienze andando oltre la pura e semplice battaglia ambientalista. In quest’ottica sono in programma una serie di iniziative che hanno come obiettivo allargare gli orizzonti politici del conflitto.
La presentazione, lo scorso 30 gennaio, del libro (curato dal centro sociale Askatasuna di Torino) “A sarà düra” sulle lotte e la militanza NO TAV, ha avuto come cuore del dibattito proprio la capacità di un popolo in lotta di trasformare una battaglia in difesa del proprio territorio in una battaglia più generale per un diverso modello di società, di economia e di politica. Questa trasformazione è diventata così forte che la lotta NO TAV è oggi modello di riferimento e proposta di metodo per un nuovo agire sociale e politico. Seguendo questa metodologia di lavoro, nella prima settimana di maggio, presenteremo il nuovo libro della Rete NO PONTE “Il Ponte sullo Stretto nell’economia del debito”.
Inoltre alcuni dei militanti del L.S.O.A. Ex Palestra sono impegnati nel movimento contro la privatizzazione dell’Acqua. L’Ex Palestra garantisce una sua presenza militante nel Comitato Lametino Acqua Pubblica e nel Coord. Regionale Acqua Pubblica “Bruno Arcuri”, quest’ultimo promotore della campagna di raccolta firme per una Legge Regionale di Iniziativa Popolare per la ripubblicizzazione del ciclo integrato dell’acqua, campagna che vede il L.S.O.A. attivamente coinvolto.
Per concludere, giovedì 25 aprile, in occasione della Festa della Liberazione, presso il parco del L.S.O.A. Ex Palestra, ci sarà un’importante iniziativa dove si alterneranno momenti di socialità con musica e spettacoli dal vivo a momenti di confronto politico su cosa sia oggi l’antifascismo militante con la presentazione di un libro e l’allestimento di una mostra fotografica sulla Resistenza. Questa giornata sarà un’ulteriore occasione di incontro con gli abitanti del quartiere e con tutti quelli che vorranno collaborare con il L.S.O.A. Ex Palestra.

L.S.O.A. Ex Palestra

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Report primo ciclo di incontri di autoformazione

Segue il report del primo ciclo di incontri di autoformazione su crisi, migranti e ambiente, tenuti al L.S.O.A. Ex Palestra il 22 dicembre, il 29 dicembre e il 3 gennaio.

1. CRISI TRA MONDO DELLA FORMAZIONE E PRECARIATO
Sabato 22 dicembre 2012 presso il L.S.O.A. Ex Palestra si è tenuto il primo incontro di autoformazione con tema “Crisi tra mondo della formazione e precariato”. L’analisi preliminare ha preso necessariamente spunto dalla crisi globale e dalle cause che l’hanno provocata.
Necessariamente, vista la complessità dell’argomento ed il poco tempo a disposizione, si ragionerà per schemi semplificati cercando però di smontare il paradigma di una crisi che vuole una parte “buona” del capitale (produzione reale) contro un’altra cattiva (finanza) e dimostrando che il settore finanziario e della produzione reale sono due facce dello stesso sistema di accumulazione.

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Primo ciclo di incontri di autoformazione al L.S.O.A. Ex Palestra

Crisi e lavoro, migranti, ambiente e rifiuti, sono questi i temi dei primi tre incontri di autoformazione che si terranno al L.S.O.A. Ex Palestra durante le feste.
Con queste assemblee si vuole presentare il nuovo spazio sociale ai cittadini coinvolgendoli direttamente all’interno di tre dibattiti relativi a questioni vicine a tutti. Lo scopo è quello di creare una coscienza critica per cercare di scardinare quei meccanismi che ci vedono accettare passivamente tutto quello che il sistema ci impone.
Si parte sabato 22 dicembre con una prima assemblea su “crisi economica tra mondo della formazione e precariato” con la quale vogliamo affrontare il discorso della crisi da un punto di vista antagonista, partendo da chi la crisi la subisce quotidianamente, i precari, i disoccupati, ripercorrendo le mobilitazioni del mondo della scuola di questo autunno e cercando di fornire un valido rimedio attraverso la lotta, creando conflitto contro la violenza che il capitale quotidianamente ci impone.
Con il secondo incontro, “migranti tra diritti negati ed emergenza continua” che si terrà sabato 29 dicembre, analizzeremo la questione emergenziale che ha visto proliferare ovunque centri di accoglienza, l’orrore rappresentato dal reato di clandestinità e dai CIE, il dramma del lavoro nei campi, senza dimenticare la rivolta di Rosarno del 2010.
Nell’ultimo appuntamento di questo primo ciclo di incontri “Le vertenze ambientaliste nel Lametino”, giovedì 3 gennaio, affronteremo la questione relativa all’emergenza ambientale in Calabria, partendo della discarica di Pianopoli per giungere alle soluzioni realizzabili per risolvere il problema dei rifiuti.
Nella discussione verrà dato ampio spazio al continuo attacco alla nostra terra rappresentato da centrali a biomasse e turbogas, prendendo spunto dai movimenti in difesa del territorio ( No Tav in Val di Susa, No Ponte nell’area dello Stretto, No Gas in Terra di Lavoro, No discariche nell’area Vesuviana, No Muos a Niscemi ecc. ecc.) per attuare anche da noi forme di protesta capaci di portarci alla creazione di comunità resistenti.
Gli incontri di autoformazione si terranno sabato 22 dicembre, venerdì 28 dicembre, giovedì 3 gennaio, alle 18:00 al L.S.O.A. Ex Palestra, in Via Belvedere, Vico II.

L.S.O.A. Ex Palestra

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Occupato il parco di Via Belvedere, nasce il Laboratorio Sociale Occupato Autogestito Ex Palestra

Dopo un percorso iniziato il 4 e il 5 agosto con due giornate di lavoro autogestito per riqualificare il parco di Via Belvedere, dopo aver dialogato con gli abitanti del quartiere ed essere convenuti insieme sull’esigenza di sottrarre lo spazio all’abbandono in cui versava, abbiamo deciso di far rivivere questo luogo storico della città liberandolo e sottraendolo agli stessi responsabili di siffatto degrado. Numerose le lamentele e parecchi i disagi sfociati in una denuncia alle autorità competenti (Sindaco, vigili urbani e assessore all’ambiente) da parte di una quarantina di famiglie stanche di vedere che quel parco – la cui recente ristrutturazione è l’ennesimo esempio della cattiva gestione dei fondi europei – fosse diventato un centro di raccolta di siringhe e qualsiasi altro tipo di rifiuto e, di notte, una zona franca dove tutto è permesso. Da giorno 1 novembre abbiamo quindi occupato il parco e le sue strutture per farlo diventare un luogo di aggregazione e socialità, di incontro e di integrazione etnica e culturale, un luogo dove promuovere l’arte, la cultura e lo sport.
Nasce così il Laboratorio Sociale Occupato Autogestito “Ex Palestra”, basato sulla forte convinzione che l’autogestione sia l’unica forma possibile, non rispondendo alle note e consolidate logiche di concessione degli spazi – che vedono protagonisti sempre le solite realtà associative lametine – e rifiutando l’idea che per la gestione degli stessi sia necessario ottenere dal Comune finanziamenti pubblici.
La volontà – e l’augurio – è che tutte le realtà presenti sul quartiere continuino il percorso intrapreso, nato dall’incontro tra il Collettivo Autonomo Altra Lamezia e nuove e molteplici soggettività, con la medesima costruttiva collaborazione che ne ha caratterizzato l’inizio e l’obiettivo di rafforzare insieme il progetto di autogestione.

L.S.O.A. Ex Palestra

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Il 4 e 5 agosto riappropriamoci degli spazi pubblici!

Parchi incompleti o finiti ed abbandonati, spesso preda di vandalismi, panchine tirate, cestini per la spazzatura incendiati, giochi per i bimbi distrutti, erba alta e spazzatura di tutti i tipi, vetri rotti e spesso anche siringhe. È questa la situazione della maggior parte dei parchi urbani del Comune di Lamezia Terme.
La nostra attenzione si è soffermata in modo particolare sull’area verde alle spalle dell’edificio che ospita la facoltà di Agraria nel centro storico, un luogo strategico, vista la presenza della facoltà di agraria e delle scuole medie ed elementari, che sarebbe potuto diventare punto di incontro e di svago per bambini, studenti e abitanti del quartiere.
E mentre si progetta la città del futuro, i centri storici, troppo spesso, vengono lasciati al totale degrado e abbandono, ne sono dimostrazione i crolli degli edifici abbandonati che hanno interessato il quartiere Torre durante le abbondanti piogge di due inverni fa.
Aldilà di convenzioni e assegnazioni per le aree verdi, spesso fittizie, riteniamo che la migliore soluzione, anche in questo caso, sia l’autogestione.
Per il 4 e 5 agosto abbiamo organizzato due pomeriggi di lavori collettivi autogestiti proprio nel parco dietro la facoltà di Agraria, invitiamo pertanto chiunque volesse partecipare a raggiungerci in quei due giorni a partire dalle 17.
Occupati del tuo quartiere, fai rivivere la tua città.

Occupy Lamezia Terme

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