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19 ottobre sollevazione generale

19ottobre

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4 ottobre corteo studentesco

Questo nuovo autunno si aprirà con la giornata di venerdì 4 ottobre, appuntamento che vedrà gli studenti scendere nelle strade e riprendersi le piazze di tutta Italia.
La fase politica che stiamo attraversando è caratterizzata da una profonda instabilità, questo governo di larghe intese si è dimostrato interessato solamente a difendere il posto in parlamento e a preservare lo status quo, cercando, con continui compromessi, di mantenere una governabilità politica che però sembra necessariamente destinata a infrangersi.
Intanto, mentre nei palazzi i partiti giocano a spartirsi il potere, come sempre a pagare le spese di questo difficile momento economico sono le componenti sociali più deboli del paese, in primis, noi studenti.
L’invito per il 4 ottobre è dunque quello di riversarsi nelle strade per dare un segnale chiaro a questo governo, per portare in piazza quelle incoerenze che quotidianamente viviamo e per esprimere tutta la nostra rabbia nei confronti di chi ci condanna a una vita all’insegna della precarietà.

· Contro il caro libri
· Contro il caro trasporti
· Contro le politiche di austerità
· Contro i tagli alla scuola pubblica
· Contro la chiusura del polo didattico di Agraria di Lamezia

Ripresa economica solo a parole
Scendiamo nelle piazze
Prendiamoci le scuole!

Collettivo Ri-Scossa Studentesca

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Centrale del Mercure: lunedì 5 Agosto grande manifestazione popolare a Rotonda

mercure5agostoIl L.S.O.A. Ex Palestra aderisce e partecipa alla manifestazione popolare a difesa del parco del Pollino organizzata dal  Forum “Stefano Gioia” delle Associazioni e Comitati calabresi e lucani per la tutela della Legalità e del Territorio  per lunedì 5 agosto a Rotonda.

Lunedì 5 agosto alle ore 9.30 nella piazza di Rotonda, con successivo corteo fino alla sede dell’Ente Parco Nazionale del Pollino, grande manifestazione popolare organizzata dal Forum “Stefano Gioia” delle Associazioni e Comitati calabresi e lucani per la tutela della Legalità e del Territorio. L’evento è in appoggio alle istanze delle popolazioni della Valle del Mercure e del Parco del Pollino; si vuole dare voce alle richieste sempre più diffuse, forti, insistenti, di cambio di marcia e di registro nel governo del territorio.
Da troppi anni, ormai, la gestione dell’Ente Parco è caratterizzata da bilanci fallimentari, e non soltanto dal punto di vista economico. Una delle aree protette più belle d’Italia arranca, stenta anche a sopravvivere, stretta tra il cinico assalto dei potentati economici e degli interessi privati –emblematica la scandalosa vicenda della centrale Enel della Valle del Mercure, su cui continua a pesare, tra l’altro, l’incubo amianto- e l’incapacità della dirigenza non solo a farvi fronte, ma anche a trovare risposte alle emergenze territoriali ormai endemiche: il proliferare dei cinghiali, gli immancabili e devastanti incendi estivi, l’incapacità a concludere l’iter del Piano del Parco (il primo!, a 20 anni dall’istituzione del Parco!) e via lamentando.
Occorre fare una riflessione seria sulla inadeguatezza dell’attuale Vertice dell’Ente, diventata addirittura oggetto di interrogazioni parlamentari, e sulla conseguente necessità di un “cambio della guardia” per voltare pagina e mettere fine ad una gestione inadeguata e dannosa, caratterizzata da vincoli troppo spesso incomprensibili per le popolazioni, e disponibilità massima, invece, verso chi il Parco vuole distruggerlo.

Forum “Stefano Gioia” delle Associazioni e Comitati calabresi e lucani per la tutela della Legalità e del Territorio

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Sabato 23 marzo manifestazione No Alaco No Sorical a Vibo Valentia

Il Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua ed il Coordinamento Calabrese Acqua Pubblica “Bruno Arcuri” sostengono con forza la manifestazione “NO ALACO” che si terrà a Vibo Valentia il prossimo sabato 23 marzo dalle ore 9,30 con partenza da piazza San Leoluca.
La diga sull’Alaco ha rappresentato negli anni un caso esemplare di sprechi ed inefficienze: lavori infiniti, finanziamenti bloccati, interrogazioni parlamentari, carte sparite, costi lievitati a dismisura. Da quando poi la Sorical, società mista pubblico-privata (Regione-Veolia), ha allungato i suoi tentacoli, a circa 400.000 persone in 88 comuni di tutta la Calabria è stato negato il diritto all’acqua, perché dai loro rubinetti scorre un liquido maleodorante ed infetto, pompato da un lago malato, ex discarica a cielo aperto mai realmente bonificata.
Il numero delle persone coinvolte e la gravità della situazione dal punto di vista sanitario ed ambientale fanno sì che la questione dell’Alaco trascenda la dimensione locale, ponendosi come emergenza a livello regionale e nazionale, e come esempio estremo di dove può condurre una gestione perversa del bene comune acqua, rispetto al quale ancora, dopo quasi due anni, ci si ostina a non rispettare il chiaro risultato referendario.
Oggi ancora una volta la magistratura si sostituisce al ruolo che doveva essere della politica, di controllo e tutela della salute di centinaia di migliaia di persone. Ma il male prodotto dall’ingresso dei privati nell’acqua, dalla gestione improntata al profitto, dal mantenimento di rapporti clientelari da parte di certa politica, dall’operato della criminalità che si nutre del disagio della gente e delle omissioni delle istituzioni, non può estinguersi senza una presa di coscienza ed un’azione collettiva. Per questo invitiamo i vibonesi, gli abitanti della provincia e della regione, e tutti gli attivisti per l’acqua ed i beni comuni a partecipare alla manifestazione del 23 marzo, sulla base dei punti affermati dai promotori, il Forum delle Associazioni Vibonesi ed il Comitato Civico Pro-Serre:
chiusura definitiva della devastante gestione Sorical, con la presentazione e la rapida approvazione della nuova legge regionale di iniziativa popolare proposta dal Coord. Bruno Arcuri, per cui in questi giorni si stanno raccogliendo le firme;
dismissione urgente del bacino artificiale dell’Alaco;
– avvio immediato di un programma che preveda fonti di approvvigionamento alternative;
– avvio altrettanto urgente degli interventi di ristrutturazione delle reti idriche per l’eliminazione delle perdite che oggi, nei comuni serviti dal bacino dell’Alaco, superano in media il 60%;
– avvio, sulla base di quanto esposto e delle tariffe illegittime applicate a livello regionale, di azioni giudiziarie da parte dei comuni per il recupero delle somme corrisposte alla Sorical, con rimborso ai cittadini degli importi delle bollette idriche versati e non dovuti.
Oggi in molti luoghi in Italia (Napoli, Reggio Emilia, Vicenza…) si sta dimostrando che una gestione dell’acqua pubblica e partecipata è possibile. Oggi dal disastro Sorical e dalla tragedia dell’Alaco è possibile ripartire cambiando completamente rotta. La proposta di legge regionale di iniziativa popolare promossa dal Coordinamento “B. Arcuri” va in questa direzione di cambiamento.
Si scrive acqua, ma si legge democrazia.

Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua
Coordinamento Calabrese Acqua Pubblica “Bruno Arcuri”

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Manifestazione contro il rigassificatore di San Ferdinando

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RIGASSIFICATORE, speculazioni e democrazia:
se un territorio viene mandato a morte, i cittadini cosa fanno?

Tra qualche giorno si deciderà l’intervento infrastrutturale più impattante che questo territorio abbia conosciuto dai tempi della costruzione del porto. Si deciderà, definitivamente, per qualcosa che cambierà per sempre la fisionomia, le condizioni di vita, le possibilità di futuro, dell’intera piana di Gioia Tauro e dei suoi abitanti.
SI DECIDERA’ SE FAR VIVERE I RESIDENTI DI QUESTO TERRITORIO COL RISCHIO COSTANTE DI UNA CATASTROFE DI ENORMI PROPORZIONI.
Eppure tutto avviene nell’ovatta di un’indifferenza quasi generale. Ci domandiamo come mai sui quotidiani locali non ci siano tutti i giorni titoloni riguardo la questione, ci domandiamo come mai nei bar non si discuta di questo, ci domandiamo perché gli amministratori locali, per non parlare delle agenzie di governo, non informino diffusamente e dettagliatamente la popolazione sulla questione.
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