Archivio per la categoria Iniziative

Manifestazione contro il rigassificatore di San Ferdinando

norigas

RIGASSIFICATORE, speculazioni e democrazia:
se un territorio viene mandato a morte, i cittadini cosa fanno?

Tra qualche giorno si deciderà l’intervento infrastrutturale più impattante che questo territorio abbia conosciuto dai tempi della costruzione del porto. Si deciderà, definitivamente, per qualcosa che cambierà per sempre la fisionomia, le condizioni di vita, le possibilità di futuro, dell’intera piana di Gioia Tauro e dei suoi abitanti.
SI DECIDERA’ SE FAR VIVERE I RESIDENTI DI QUESTO TERRITORIO COL RISCHIO COSTANTE DI UNA CATASTROFE DI ENORMI PROPORZIONI.
Eppure tutto avviene nell’ovatta di un’indifferenza quasi generale. Ci domandiamo come mai sui quotidiani locali non ci siano tutti i giorni titoloni riguardo la questione, ci domandiamo come mai nei bar non si discuta di questo, ci domandiamo perché gli amministratori locali, per non parlare delle agenzie di governo, non informino diffusamente e dettagliatamente la popolazione sulla questione.
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30 gennaio: presentazione del libro “A sarà dura” e dibattito con attivisti No Tav

“A sarà dura. Storie di vita e di militanza No Tav” a cura del Centro Sociale Askatasuna di Torino.
Presentazione del libro e dibattito con attivisti No Tav.
Mercoledì 30 gennaio 2013 ore 18.00 presso “A Ruga”, Piazza San Giovanni, Lamezia Terme.

Da oltre un decennio, pressoché l’intera comunità della Val di Susa è mobilitata per impedire la costruzione di una linea ferroviaria ad alta velocità. In contrapposizione a media, partiti politici, forze dell’ordine e magistratura, un grande movimento di massa non cessa di crescere e, iniziativa dopo iniziativa, consolida la consapevolezza di poter vincere.
I militanti e le militanti del Centro sociale Askatasuna – insieme ad Alberto Perino, Lele Rizzo, Giorgio Rossetto, Nicoletta Dosio, Mario Cavarnia e molti altri protagonisti della lotta no tav – raccontano le ragioni di un movimento che ha saputo costruire una diversa cooperazione sociale, produrre un’altra scienza, un sapere alternativo, una coscienza capace di tradursi in resistenza di massa.
Oggi, il movimento No Tav interpella il senso di alcune parole della politica, declinandole con nuovi significati: cos’è un’«istituzione», quando essa assume il volto della repressione di un’intera comunità? Cos’è la «democrazia», quando il parere del «maggior numero» viene del tutto ignorato? Cos’è lo «sviluppo», quando l’infrastruttura proposta è mera speculazione? Cosa sono le «risorse», quando il Tav appare come un gigantesco e insensato consumo di risorse naturali?
Per le popolazioni della valle di Susa nel conflitto no tav è anzitutto in gioco un diverso modello di società, di economia e di politica. Un modello che già vive dentro le forme di una soggettività radicale e massificata che diventa punto di riferimento e proposta di metodo per un nuovo agire sociale e politico.

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No Biomassa in Sila: appuntamenti di lotta

Sabato 19 ore 18:00 – Flash mob a Catanzaro, Corso Mazzini.
Giovedì 24 ore 9:30 – Presidio davanti al TAR di Catanzaro in occasione del ricorso contro la centrale.
Sosteniamo il Movimento NO BIOMASSA IN SILA!

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Primo ciclo di incontri di autoformazione al L.S.O.A. Ex Palestra

Crisi e lavoro, migranti, ambiente e rifiuti, sono questi i temi dei primi tre incontri di autoformazione che si terranno al L.S.O.A. Ex Palestra durante le feste.
Con queste assemblee si vuole presentare il nuovo spazio sociale ai cittadini coinvolgendoli direttamente all’interno di tre dibattiti relativi a questioni vicine a tutti. Lo scopo è quello di creare una coscienza critica per cercare di scardinare quei meccanismi che ci vedono accettare passivamente tutto quello che il sistema ci impone.
Si parte sabato 22 dicembre con una prima assemblea su “crisi economica tra mondo della formazione e precariato” con la quale vogliamo affrontare il discorso della crisi da un punto di vista antagonista, partendo da chi la crisi la subisce quotidianamente, i precari, i disoccupati, ripercorrendo le mobilitazioni del mondo della scuola di questo autunno e cercando di fornire un valido rimedio attraverso la lotta, creando conflitto contro la violenza che il capitale quotidianamente ci impone.
Con il secondo incontro, “migranti tra diritti negati ed emergenza continua” che si terrà sabato 29 dicembre, analizzeremo la questione emergenziale che ha visto proliferare ovunque centri di accoglienza, l’orrore rappresentato dal reato di clandestinità e dai CIE, il dramma del lavoro nei campi, senza dimenticare la rivolta di Rosarno del 2010.
Nell’ultimo appuntamento di questo primo ciclo di incontri “Le vertenze ambientaliste nel Lametino”, giovedì 3 gennaio, affronteremo la questione relativa all’emergenza ambientale in Calabria, partendo della discarica di Pianopoli per giungere alle soluzioni realizzabili per risolvere il problema dei rifiuti.
Nella discussione verrà dato ampio spazio al continuo attacco alla nostra terra rappresentato da centrali a biomasse e turbogas, prendendo spunto dai movimenti in difesa del territorio ( No Tav in Val di Susa, No Ponte nell’area dello Stretto, No Gas in Terra di Lavoro, No discariche nell’area Vesuviana, No Muos a Niscemi ecc. ecc.) per attuare anche da noi forme di protesta capaci di portarci alla creazione di comunità resistenti.
Gli incontri di autoformazione si terranno sabato 22 dicembre, venerdì 28 dicembre, giovedì 3 gennaio, alle 18:00 al L.S.O.A. Ex Palestra, in Via Belvedere, Vico II.

L.S.O.A. Ex Palestra

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Il 4 e 5 agosto riappropriamoci degli spazi pubblici!

Parchi incompleti o finiti ed abbandonati, spesso preda di vandalismi, panchine tirate, cestini per la spazzatura incendiati, giochi per i bimbi distrutti, erba alta e spazzatura di tutti i tipi, vetri rotti e spesso anche siringhe. È questa la situazione della maggior parte dei parchi urbani del Comune di Lamezia Terme.
La nostra attenzione si è soffermata in modo particolare sull’area verde alle spalle dell’edificio che ospita la facoltà di Agraria nel centro storico, un luogo strategico, vista la presenza della facoltà di agraria e delle scuole medie ed elementari, che sarebbe potuto diventare punto di incontro e di svago per bambini, studenti e abitanti del quartiere.
E mentre si progetta la città del futuro, i centri storici, troppo spesso, vengono lasciati al totale degrado e abbandono, ne sono dimostrazione i crolli degli edifici abbandonati che hanno interessato il quartiere Torre durante le abbondanti piogge di due inverni fa.
Aldilà di convenzioni e assegnazioni per le aree verdi, spesso fittizie, riteniamo che la migliore soluzione, anche in questo caso, sia l’autogestione.
Per il 4 e 5 agosto abbiamo organizzato due pomeriggi di lavori collettivi autogestiti proprio nel parco dietro la facoltà di Agraria, invitiamo pertanto chiunque volesse partecipare a raggiungerci in quei due giorni a partire dalle 17.
Occupati del tuo quartiere, fai rivivere la tua città.

Occupy Lamezia Terme

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