Sabato 8 febbraio, a Cancello di Serrastretta (CZ), è stato fondato un Comitato Popolare per dire NO al 4° ampliamento della Discarica di Pianopoli e per chiedere la totale inversione di tendenza della politica regionale di gestione dei rifiuti.
All’assemblea di sabato scorso, a fianco di cittadini e movimenti di Cancello e Migliuso, Pianopoli, Lamezia, Curinga, sono intervenuti diversi cittadini da tutta la regione (e non solo) che hanno portato le più svariate esperienze di lotta contro la cattiva gestione dei rifiuti. Erano presenti, i comitati che si oppongono alle finte isole ecologiche di Donnici e Battaglina, il comitato no discarica Valle Giani di Lago, i rappresentati dei cittadini che dicono no agli impianti di Bisignano e Castrolibero, il CSOA A. Cartella di Reggio Calabria che da sempre è vicino alle lotte per la tutela dell’ambiente e del territori, il comitato contro la centrale a biomasse di Sorbo San Basile, l’Ass. Il Brigante, in prima fila nella battaglia sulla questione dell’invaso dell’Alaco, il Coord. Calabrese Acqua Pubblica “Bruno Arcuri”, Badolato in Movimento.
Ancora una volta, in una regione devastata da scelte scellerate e distrutta dal punto di vista ambientale, comuni cittadini con la sola idea di difendere il proprio territorio, sentono il dovere di impegnarsi in prima persona per fermare a tutti i costi quanto deciso a porte chiuse sulla loro pelle.
Questa è la naturale conseguenza di un percorso di lotta iniziato con la manifestazione a Pianopoli del 14 novembre 2010 ed il successivo blocco della discarica situata in località Gallù-Carratello la notte del 2 gennaio 2011 quando, un centinaio di attivisti giunti da ogni angolo della Calabria, evidenziava come, fermando lo sversamento dei rifiuti, si poteva mettere in crisi l’intero sistema regionale. Dopo 17 anni di commissariamento per l’emergenza ambientale, in poco più di un anno, emergono tutte le responsabilità della giunta Scopelliti che dimostra tutta la sua incompetenza in materia presentando l’ennesima idea di gestione dei rifiuti basata sulla realizzazione di nuovi impianti, sul potenziamento di quelli esistenti e sullo sperpero di denaro pubblico che serve solo a foraggiare l’imprenditoria malsana del settore e, ovviamente, gli interessi della criminalità. Si pensi ad esempio, ma è solo l’ultimo in ordine di tempo, al bando regionale che prevede di spendere 93 milioni di euro in un anno per stoccare, imballare ed inviare la spazzatura calabrese all’estero. Tutto ciò dimostra quanto queste pratiche siano di più distante da una gestione corretta che, invece, dovrebbe ispirarsi, lo dicono le esperienze di territori neanche troppo lontani , alla strategia Rifiuti Zero.
A tal proposito, l’intervista concessa dal sindaco di Pianopoli, su questa specifica questione è quanto mai contraddittoria.
Se da un lato Gianluca Cuda si dice contrario all’ampliamento della discarica che sorge nel suo comune e che lui stesso ha autorizzato e sponsorizzato, facendone un cavallo di battaglia elettorale, dall’altro dicendosi contrario all’invio dei rifiuti all’estero esprime una forte contraddizione nel suo stesso ragionamento, che denota quanto sia interessato, in realtà, a continuare ad avere un ruolo nel sistema regionale con il mostro di Gallù-Carratello.
Valutiamo positivamente invece la posizione del Sindaco di Serrastretta che ha dato il proprio sostegno al Comitato; in virtù di questo vigileremo affinché la sua amministrazione faccia tutto il possibile per impedire l’ampliamento della discarica e, allo stesso tempo, avvii un programma serio di raccolta differenziata spinta porta a porta in tutto il Comune.
Il comitato, appena fondato, quindi avrà come obiettivo immediato quello di bloccare i lavori di ampliamento della discarica di Pianopoli e al contempo attuerà tutto quanto necessario al fine di chiedere a gran voce un cambio di rotta nella cattiva gestione dei rifiuti, indirizzando le risorse e economiche e finanziarie a disposizione verso un sistema pubblico e partecipato che porti alla strategia Rifiuti Zero.
Comitato No Discarica Pianopoli